l'isola di arran odv
italian harm reduction network


summer school
La Summer School organizzata da Forum Droghe e CNCA è un evento annuale dedicato all'approfondimento delle politiche sulle droghe, rivolto a professionisti, ricercatori e attivisti. L'edizione del 2024, intitolata "Di generi e di droghe", si è tenuta dal 5 al 7 settembre a Firenze, presso Villa La Stella. Questo incontro ha esplorato le intersezioni tra genere e uso di sostanze, affrontando temi come le differenze di genere nei consumi, le politiche di riduzione del danno e le esperienze delle persone non binarie e LGBTQ+. L'obiettivo è promuovere una comprensione più profonda delle dinamiche di consumo e sviluppare approcci più inclusivi e informati nelle politiche e nei servizi.
L'edizione del 2023, tenutasi dal 31 agosto al 2 settembre a Roma, ha avuto come tema "Oltre la 'war on drugs' dichiarata agli adolescenti". Questo incontro ha esaminato i limiti e i danni correlati alla prospettiva punitiva, mettendo in luce alternative proattive e di promozione delle competenze dei giovani. Si è discusso anche del ruolo della scuola come contesto per interventi informati e rispettosi delle esigenze degli adolescenti.
Queste Summer School offrono un'opportunità di aggiornamento professionale e di scambio di conoscenze, contribuendo a formare una comunità più consapevole e preparata nell'affrontare le sfide legate all'uso di sostanze e alle politiche ad esso associate.
Presentazione summer school 2024:
questioni di genere legate all’uso di droghe.
Di generi e droghe si parla da tempo, tra operatori e operatrici, tra persone che usano sostanze, nella ricerca. La soggettività delle persone che usano droghe, delle donne in particolare, anche in Italia ha posto partendo da sé il tema di come il genere sia un ingrediente cruciale che influenza e costruisce scelte, significati, strategie, culture e comportamenti di consumo. E la riflessione si è posta in termini di genere anche in altri contesti, come l’universo non binario, queer, lagbtq+. Adottando poi la prospettiva della intersezionalità, l’approccio di genere ha investito e sta investendo ambiti di intervento, in particolare nel campo della RdD, mirati a sex workers, a donne in condizione di marginalità sociale ed economica, alle minoranze etniche. Il continuo scambio delle nostre realtà con i contesti europei e con le reti internazionali delle e degli attivistə, incentivano e sollecitano questo sviluppo.
A fronte di questo vivace movimento, moltə esprimono una domanda di maggior tematizzazione, concettualizzazione e ricerca sul nesso genere-sostanze, la necessità di meglio mettere a fuoco una o più prospettive da cui leggere i fenomeni e pensare azioni, politiche e professionali.
Da qui parte questa Summer school 2024: da un passo prima delle pratiche – con cui pure, come sempre alla Summer, si dialoga – o meglio, dalla ‘danza’ che intreccia teoria e pratiche che connota i nostri percorsi formativi, nella convinzione che ogni pratica, anche la migliore, abbia bisogno di una consapevole e chiara teoria che le dia senso e direzione. Questa del resto è stata la domanda che ci è arrivata dal mondo degli operatori e delle operatrici.
Partiamo da un doppio bisogno, quindi: il bisogno di ricerca e conoscenza sui contesti e sui consumi, quella scientifica intrecciata a quella prodotta dalle diverse soggettività, da un lato e il bisogno di concettualizzazione dall’altro, circa le diverse teorie del genere interrogate e lette secondo i fenomeni che sono al centro del nostro lavoro.
L’obiettivo che vorremmo raggiungere è a sua volta duplice: da un lato un passo avanti nella concettualizzazione dei nessi genere-droghe ci può mettere nella condizione di meglio comprendere complessità, molteplicità e interazioni e facilitarci nell’assumere una prospettiva e una postura consapevoli; dall’altro, la conoscenza degli stili, dei contesti, delle culture delle diverse soggettività accresce la conoscenza necessaria e base per l’azione e l’intervento.
Per questo il programma sceglie di dare spazio alle soggettività deə protagonistə e delle loro culture – italianə ed europeə – e li mette in dialogo con chi fa ricerca.
Il percorso assume, testimonia e problematizza attraverso i diversi interventi la molteplicità delle teorie del genere, mettendoli in costante relazione con i fenomeni dei consumi di sostanze
Assume un’ottica di intersezionalità e non binarismo, dando spazio e voce alle diverse soggettività.
Assume – come sempre – una prospettiva sui consumi culturale e sociale, contraria a patologizzazione e farmaco-centrismo, interessata alla significazione dei consumi, alle culture, alle strategie di regolazione, ai contesti, nel solco del paradigma drug set setting.
Prevede una sessione dedicata al lavoro in gruppo, dove conoscenze, esperienze sul campo e posture teoriche hanno la possibilità di un confronto più serrato, grazie alla molteplicità dei punti di osservazione e alle differenti esperienze
Si conclude con una sessione dedicata all’individuazione di una prospettiva e una pratica di ricerca (in tutte le sue declinazioni, dall’accademica alla peer-lead) all’altezza dei fenomeni e delle domande emerse dal percorso e dal confronto.