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l'isola di arran odv
italian harm reduction network
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đTorino
1996 - 2025
LA NOSTRA STORIA e' nella RIDUZIONE DEL DANNO!
Lâassociazione âLâIsola di Arranâ nasce nel 1996 intorno allâesperienza del giornale di strada âPolvereâ e del gruppo di auto-mutuo-aiuto autogestito âFluxoâ. Nel 1995 grazie a un finanziamento ricevuto dallâIstituto Superiore di SanitĂ nasce il giornale di strada âPolvereâ, giornale che affronta le problematiche legate al consumo di droghe. Intorno allâattivitĂ della redazione e di alcuni interventi di sensibilizzazione sui temi delle infezioni da HIV/AIDS e del consumo di droghe illecite è andata man mano maturando lâesigenza di costituirsi in associazione per dare maggior respiro e incisivitĂ agli interventi progettati.
Nel 1996, finalmente, LâIsola di Arran si costituisce in associazione e sâiscrive allâalbo regionale del volontariato; nello statuto dellâassociazione è fortemente ribadita la volontĂ di lavorare con le persone che usano sostanze e lâimpegno dei soci nellâarea del disagio legato alla marginalitĂ , perseguendo e promuovendo quale metodologia del proprio intervento il sostegno tra pari. Nel 1997 a seguito della progettazione congiunta tra i Ser.D. dellâex ASLTO3, Gruppo Abele e LâIsola di Arran nasce la sperimentazione del primo âDrop Inâ ubicato nel territorio torinese. Nel 2002, lâassociazione realizza con il Dipartimento di Patologie delle Dipendenze dellâASLTO3 il Servizio di accoglienza notturna âEnduranceâ, rivolto a persone che usano sostanze con problemi di disagio abitativo. Lâesperienza maturata nella co-progettazione del primo Drop In torinese è servita, in seguito, alla realizzazione del progetto di Pronta Assistenza (Pr.Assi.) del Dipartimento Dipendenze 1 dellâASLTO2: alcuni soci sono stati membri dellâequipe di lavoro.
LâAssociazione ha avuto un ruolo di primaria importanza nella promozione di varie iniziative legate al mondo del sociale, della bassa soglia e della riduzione del danno, tra i quali la partecipazione alla costituzione del Coordinamento Operatori Bassa Soglia del Piemonte e la discussione in merito alla possibile apertura di una sala di consumo a Torino (20..) e il possibile riconoscimento istituzionale della figura dellâoperatore pari. lâAssociazione ha promosso lâinstallazione e ha gestito le macchinette scambia-siringhe automatiche nei territori di Nichelino e Caselle Torinese fino al 2020.
La consapevolezza di un cambiamento del nostro paese verso la costituzione di unâUnione Europea in cui il campo e lâetica sociale possano realmente fungere da collante tra cittadini di nazioni differenti, ha impegnato lâassociazione nella ricerca di partner europei con i quali condividere e rafforzare gli obiettivi e gli ideali che ci accomunano e identificano.LâAssociazione giĂ dagli anni â90 ha costruito una rete con altre realtĂ che operano in Europa e partecipato a progetti di RDD ( Aids & mobility, Peer support project). Ad oggi esiste una forte collaborazione con il network internazionale di persone che usano sostanze, âInpudâ e lâomonimo europeo âEuronpudâ, inoltre partecipa alla rete nazionale âItanpudâ. Inoltre collabora con altre reti europee come Correlation Network e EuroHRN che lavorano e si occupano persone vulnerabili e di marginalitĂ in genere. Sul versante locale, collabora da anni con lâAssociazione âForum Drogheâ e si è altresĂŹ impegnata nella costituzione e nel successivo lavoro con Itardd, la rete italiana di riduzione del danno, che mostra lâidea condivisa dai soci del valore e il significato della riduzione del danno non solo come strumento ma come paradigma dellâintervento e delle politiche nel campo delle sostanze e sulle problematiche quali abuso e dipendenza.
A gennaio 2013 nellâambito delle riunioni del Coordinamento Operatori Bassa Soglia del Piemonte, prende il via una consultazione tra pari, professionali e operatori dei servizi a bassa soglia che evidenzia lâesigenza di trovare delle risposte al crescente problema costituito dalle infezioni da HCV tra persone che usano sostanze, in particolare per via iniettiva. Facendo tesoro di tali consultazioni e dei dati emersi, da febbraio 2014, lâassociazione partecipa, come unico partner italiano, al progetto HepC Initiative , organizzato dalla rete europea Correlation Network che culminerĂ a ottobre dello stesso anno con la âI° Conferenza europea su HCV e uso di drogaâ di Berlino e con la redazione di un documento, il Manifesto di Berlino, il cui fine è quello di sensibilizzare le istituzioni europee sul problema della diffusione dellâepatite C tra le persone che usano sostanze e la tutela dei propri diritti.
Lâesperienza maturata in ambito europeo contribuisce a far nascere il progetto Peer Support EpC, realizzato a Torino tra settembre e il luglio 2015 dallâAssociazione di Volontariato âLâIsola di Arranâ, in collaborazione con il gruppo informale COBS (Coordinamento Operatori Bassa Soglia del Piemonte) e con il contributo della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus. La Regione Piemonte ha sponsorizzato i crediti ECM per gli operatori sanitari che hanno partecipato ai moduli formativi. In seguito si è passati alla realizzazione sia di opuscoletti informatvi sia di interventi realizzati da pari formati sul tema nei servizi a bassa soglia e nei Ser.D. ubicati nei territorio della CittĂ Metropolitana di Torino.
Negli ultimi anni lâAssociazione ha continuato acollaborare nei progetti interni ai Dipartimenti delle Dipendenze, come A.Stra (Assistenza Stranieri). OrientaDonna (servizio rivolto alle donne e alle persone non binarie), PIN (Progetto Itinerante Notturno) che interviene nel contesti del divertimento nella cittĂ di Torino. Continua la collaborazione con lâASLTO3 per il servizio âEnduranceâ. LâIsola di Arran ha partecipato ai tavoli regionali sulla riduzione del danno 1)nel 2009 (Mappatura dei servizi di RDD e di LDR in Piemonte) 2) il tavolo che ha costruito i LEA per gli interventi della RDD in Piemonte. Ha partecipato alla conferenza nazionale di Genova del 2021, come realtĂ esperta.
Nel 2024 ha preso avvio il nuovo progetto âIntersezioniâ finanziato dal Comune di Torino e dalla Cassa Ammende della Casa Circondariale di Torino, dove abbiamo lavorato in ottica di RDD realizzando gruppi di interscambio con i detenuti e fornendo di un Kit salvavita allâuscita dal carcere.